Minor

Ho incontrato Minor in un sogno ambientato in Valle Staffora. All'inzio stavo guardando in sogno un film che narrava di un ragazzino orfano, cresciuto in qualche orribile orfanotrofio dal quale era scappato per unirsi a un branco di banditi violenti che sfruttavano la sua valocità e le sua statura minuta per alcuni dei loro assalti. Tutti lo chiamavano Minor perchè non aveva nome e il mio subconoscio aveva deciso che nella valle staffora nel medioevo si parlava latino (cosa di cui dubito...). Disgustato dalla violenza che aveva subito fin dall'infanzia e che i briganti lo obbigavano a esercitare su altri, il ragazzo scappa nel bosco e cerca di vivere cercando di rinunciare a tutto ciò che implica la sofferenza di altri esseri umani.
Presto si uniscono a lui anche altri ragazzi orfani e insieme danno la vita a una comunità selvaggia che cerca di ristabilire la giustizia assaltando i carri che portano ai sognorotti locali le imposte prelevate ingiustamente ai contadini, per riportare il carico ai legittimi propietari.
Il film mi prende tanto che a un certo punto io sono al loro fianco a preparare imboscate e pianificare strategie di attacco e fuga. Minor, un po' Robin Hood e un po' Peter Pan, nel frattempo è stato ribattezzato Maius - che nel latino del mio sogno non significa "di maggio", ma "maggiore", cioè Grande dai suoi bimbi smarriti ma anche dalla gente del popolo che lo ama e lo rispetta.


Vedi il Diario di Selvaggia:
Selvaggia e Minor